"Le Philosophe de Sans Souci"

Die Aufführung "Le Philosophe de Sans-Souci" dem König Friedrich dem Großen gewidmet.
Unveröffentlichte Musik von Friedrich dem Großen, Carl Heinrich Graun, Wilhelmine von Bayreuth, J. S. Bach, usw

 

Die Bedeutung des Kostüms in Szenen im XVIII Jahrhundert, ist noch Quelle von unendlichen Forschungen. Man denke nur daran, daß die Mehrzahl der Elite vom Jahrhundert sich für ihre Kleidung durch Opernsängerinnen und -sänger inspirieren lassen. 

 

Der Fall der Schauspielerin Marie Thérèse Dancourt ist typisch; sie war Darstellerin der Oper l'Andrienne von Baron und stapfte schwanger die Szenen.

Deswegen wurde für sie ein besonderes Kleid angefertigt, das das Paradigma der ganzen französischen Mode des Jahrhunderts wurde, und von dieser Oper den Namen stammte.

 

Das Phänomen nahm stark zu: die Damen trugen immer mises, die von den letzten Opern inspiriert waren.

Es schien uns interessant, in diesem Konzert die Atmosphären jener Epochewieder zu beleben; und

wir sind sicher, daß diese wunderschöne Kostüme aus dem Labor L'Andrienne aus Arpino starke Erregungen empfinden lassen werden; und sie werden absolut die Wahrnehmung des Theaters und Lebens dieser Epoche ablegen.

 

Zum Anfang ist Friedrich ein junger Prinz und dann junger König, der die zeitgenössische Mode folgt: er sorgt sich für sein Bild, trägt elegante Mises anauch wenn er die Uniform anzieht, die oft von Tressen und strahlenden Feinarbeiten reich verziert wird.

Zum zweiten Teil seiner Regentschaft, in Herz und Geist durch Siebenjährigen Krieg erschöpft, erlöscht diese Liebe für die Mode und der König trägt immer - außer seltenen Gelegenheiten in festlichen Empfang- die einfache Uniform seiner Infanterie an.

 

Und in diesen Augenblicken, wie während der schwersten Augenblicke des Krieges, in deren der König selbst tiefe Furcht für sein Reich nährt, selbst Preußen – ein wenig weibliches Alter Ego von Friedrich, ein wenig Liebe, die er nie kannte, kommt und spricht ihm, seine Mut zu erneuern.

 

 

L'importanza che ebbe il costume sulle scene italiane e non nel XVIII secolo è tuttora indiscussa e fonte di interminabili ricerche. Basti pensare che buona parte dell'élite del secolo prendeva spunto, per le proprie fogge, dai costumi che vestivano le voci musicali del panorama lirico. 

 

Particolarmente significativo il caso dell'attrice Marie Thérèse Dancourt; ella, interprete dell'opera l'Andrienne di Baron calcò le scene in stato interessante. Per tal ragione, le venne appositamente confezionato un particolare abito che diventò il paradigma di tutta la moda francese del '700 e che proprio dall'opera in questione prese il nome.

 

Il fenomeno poi dilagò così tanto che era pressoché impossibile vedere una dama dell'alta società non indossaremises ispirate all'ultima opera di grido.

 

Ci è sembrato, di conseguenza interessante riproporre in questo concerto le atmosfere vestimentarie di quel periodo, sicuri che questi stupendi costumi, realizzati seguendo scrupolosi tagli filologici dal laboratorio sartorialel'Andrienne di Arpino faranno vivere intense emozioni dando ancor di più una percezione vivida del teatro e della vita settecenteschi.

 

 

Federico all'inizio è un giovane principe poi re che segue la moda coeva: cura la sua immagine scegliendo miseseleganti e raffinate anche nell'indossare le uniformi, che spesso sono riccamente impreziosite da galloni e splendide rifiniture.

Nella seconda parte del suo regno invece, provato nel cuore e nella mente dalla Guerra dei Sette Anni, quest'amore per la moda si spegne e il re indossa sempre, salvo rare occasioni di gala, la semplice uniforme della sua fanteria.

 

E proprio in questi momenti, come negli attimi più difficili della guerra, in cui lo stesso sovrano nutre profondi timori per il suo regno, la stessa Prussia - un po' alter ego femminile di Federico, un po' suo amore che non ha mai conosciuto – viene a parlargli e a rinovellare il suo coraggio.

 

Veronica Fucci, Soprano, Flute and Direction
Ensemble Federico il Grande

 

Fabio Notarantonio, Costumes